MO’… MI FACCIO UN SITO

Arci-stufo di dover ascoltare ogni giorno le balle – bullshit, in inglese – raccontate dai nostri governanti e dai governanti di altri paesi, frustrato dalla impossibilità di potermi avvicinare agli autori di queste balle per poter gridare, “Che c**** stai dicendo?”, ho pensato, “Mo’, mi faccio un sito web dove posso sfogare tutta la rabbia che ho in corpo…”

Che nome dare al mio sito? E’ facile – bullsh.it, ossia balle… Vado su “registra-il-tuo-dominio” del mio ISP, Tiscali: bullsh.it non è disponibile…

Mi domando che altro nome è possibile combinare con dot it (ossia punto it, .it) per poi associarlo a bullshit, balle…?

In inglese, quando qualcuno si mette a raccontare balle o storie poco credibili, o quando assume una posizione altezzosa, si dice che “è salito sul suo cavallo alto” oppure, è salito / si è messo su di un piedistallo – in modo da sembrare più autoritario, più importante, e per poter guardare la gente dall’alto in basso – insomma, per darsi delle arie.

Ma anche per questa persona, come per tutti i raccontatori di balle, arriva il giorno in cui, per fargli capire che è soltanto nnu strunz, qualcuno gli grida:- Come off it! Get down from your pedestal – piantala di raccontare balle, scendi dal piedistallo (o dal cavallo alto)… Allora ho pensato di chiamare il mio sito COME OFF IT ….. ed il dominio www.comeoff.it era disponibile.

Ho registrato il sito con ISP MAINTAINER = Tiscali.

Adesso avevo un sito mio, ma oltre a fare la guerra al bullshit, che cos’altro potevo metterci?

Da tempo scrivo storie e racconti vari, mi diletto di fotografia e a disegnare vignette e, poiché dopo tanti anni di residenza in Italia conosco il taliano bene quasamente, se non cchiù meglio assaie dell’inglese (non è vero), per quanto possibile, comeoff.it sarebbe stato un sito bi-lingue.

Non solo in Italia si raccontano strunzate – non dimenticate che c’è stata la Morthatcher a comandare in Inghilterra per tanti anni, seguita da altri f***** dello stesso livello, sia in America sia in GB, perciò avevo tante fonti di bullshit a cui attingere…

Per vari motivi, per più di un anno non mi è stato possibile attivare, cioè mettere in linea, il sito. Quando finalmente mi ero più o meno organizzato e con un ftpserver ho tentato di fare l’upload di qualche file, ho scoperto che non funzionava niente…!

Primo sospetto, “Sono io! Sono scemo, nunn saccio fare ‘ste cose…!” Dopo aver pasticciato per più di una settimana, pian piano arrivai alla conclusione che c’era qualcosa che non andava con i parametri di connessione assegnatimi da Tiscali. Cominciai a tentare la strada dello “help-on-line” telefonico – che presa per i fondelli! “Si vede che non ha inserito correttamente il file index.htm…” “Boh!?!?” Controllo – non è vero, ho inserito correttamente l’index.htm, ma non va…

Altre telefonate, fax ed e-mail al supportoweb, ma tutto inutile, “Non abbiamo ricevuto il fax, non troviamo le sue e-mail, le sue e-mail sono arrivate ma sono illeggibili causa problemi con il nostro computer, e via di seguito. Nel frattempo mi ero rivolto per aiuto al mio amico Alex Blasi: “Ale’, mi succede così e così…” L’espertissimo Alex impiega pochissimo tempo per arrivare alla mia stessa conclusione: “la password che mi è stata assegnata è sbagliata…!”

Altre telefonate al supporto Tiscali, questa volta con il telefonino. Subito mi trovo a parlare con un bravo giovanotto che non mi liquida con la prima cosa che gli viene in testa. Ascolta con pazienza ciò che ho da dire, poi ci mettiamo insieme ad effettuare prove “a distanza” per inserire qualche file sul mio sito. Conclusione, il giovane dichiara che la password è errata e che dovrò chiederne l’azzeramento e l’assegnazione di una nuova. Per più di due settimane invio ripetutamente al cambiopassword: fax, copie di fax, e-mail, copie di e-mail e parlo due, tre volte al giorno con “gli operatori” del numero di soccorso. Ogni volta ricevo l’assicurazione che entro pochissimo tempo mi saranno assegnati i parametri nuovi… col kaizer! Alla milionesima telefonata, una signor.a, con voce seccata, mi risponde: “Abbiamo dei problemi con le password. Quando arriverà il suo turno, la pratica verrà espletata. Buon giorno!” (e si intuiva il “vaffann..”, subito dopo che aveva abbassato il telefono.

Che rompimento che scatole!! “Sto pagando un ISP per mantenere il mio sito web – che non posso attivare per causa loro – e mi mandano pure a quel paese…! “

Di nuovo Alex mi viene in aiuto e nell’arco di tre giorni non solo “trasferiamo” comeoff.it su un altro maintainer, ma lo attiviamo, lo mettiamo on-line e si incomincia a vedere qualcosa di mio al di fuori del mio computer….

Inoltre, lavorando anche di notte, Alex elimina tutti i casini ed i bug che ho incorporato nella – si fa per dire – “configurazione” del sito…

Un po’ lunga questa premessa, vero?? Ho finito.. di premettere…

Allora, su www.comeoff.it troverate, sia in inglese sia in ‘taliano, oltre ad articoli e sfoghi contro il bullshit e le balle, anche vignette, racconti vari (veri, umoristici, tristi), fotografie, lezioni di spaghetti English e di Talianish (l’inglese come iss’ viene scrittuto dagli inglesi) e qualche cosa di tecnica (quando mi sarà possibile).

Ho notificato ad amici e parenti in giro per il mondo che commeoff.it è in linea e sono già pervenute alcune segnalazioni che “funziona”. Funziona grazie a Alex, io ho soltanto scritto le strunzate

Waddy