RaspberryPIRaspberryPI, ormai diventato famosissimo tra gli smanettoni di tutto il mondo, è un PC di dimensioni molto contenute che può fare molteplici operazioni grazie al sistema operativo libero Linux e alle varie espansioni hardware disponibili sul mercato.

Molti hanno comprato da subito questa piccola schedina elettronica, altri, come me, ancora no.

Da qualche giorno è disponibile il sistema operativo nativo di RaspberryPI, Raspbian, anche per PC x86!! Vediamone le caratteristiche.

Cos’è Raspbian?

Raspbian è un nome composto da Raspb di RaspberryPI e da Ian che è la parte terminale del nome della distribuzione linux dalla quale nasce questa variante: Debian.

Per i più curiosi: IAN è il nome del primo realizzatore della distribuzione Debian di cui ho parlato in questo articolo.

Pixel è invece l’interfaccia grafica leggera pensata per questo sistema operativo.

Ma torniamo al nostro Raspbian per  PC x86. In poche parole Raspbian non è altro che il porting del sistema operativo nato per il piccolo RaspberryPI in versione PC x86.

Cosa rende particolare questa distribuzione? Il fatto che funzioni velocemente con poche risorse hardware, il produttore dichiara che può essere utilizzato egregiamente con un vecchio 386 con soli 512kb di memoria RAM, e che sia gradevole da vedere e da usare.

Come procedere

In questo tutorial utilizziamo Debian Jessie 8 per eseguire le operazioni necessarie alla creazione della nostra chiavetta USB avviabile.

Prima di tutto dobbiamo procurarci l’immagine ISO di Raspbian x86. Per farlo consiglio di cercare nel blog ufficiale di RaspberryPI eventuali notizie di aggiornamenti oppure, per praticità, scaricare la versione attualmente disponibile direttamente da qui.

Utilità Dischi di DebianUna volta salvata l’immagine sul nostro hardisk inseriamo una chiavetta USB libera (consiglio almeno 8Gb o superiore) e avviamo l’applicazione DISCHI presente in modo predefinito nel nostro sistema operativo.

Questa applicazione ci permette di gestire, controllare il funzionamento dei nostri dischi e di generare o ripristinare in modo semplice e veloce le immagini dei nostri dispositivi di memorizzazione. In alternativa si può usare sempre il comando dd da terminale, ma è consigliabile per utenti più esperti.

In questo caso lo utilizzeremo per trasferire la ISO appena scaricata di Raspbian  sulla nostra chiavetta USB.

Per farlo dobbiamo selezionare prima di tutto la nostra chiavetta nell’elenco dei dischi presenti nel sistema, clikkare sulla rotellina/ingranaggio che appare sotto, selezionare dal menu la voce Ripristina immagine disco e selezionare il file ISO appena scaricato. Avviare il ripristino che, in pochi minuti, creerà la chiavetta.

Al termine dell’operazione avremo a disposizione la nostra chiavetta avviabile con il nuovo sistema operativo Powered by Raspbian.

Avviamo Raspbian Pixel

Non resta che eseguire un riavvio con la chiavetta inserita e, seguendo le indicazioni del produttore del proprio PC, abilitare il boot da USB. Se siete utenti Linux, sicuramente, avrete già avuto a che fare con il boot da USB e quindi niente di nuovo. In alcuni PC si può accedere al boot da USB premendo il tasto F8 oppure F12 all’avvio.

Al menu di avvio abbiamo 5 secondi di tempo per premere il tasto ESC per visualizzare le eventuali opzioni. Quella predefinita farà partire Raspbian in modalità Persistenza, ovvero formatterà lo spazio libero sulla chiavetta in modo tale da memorizzare eventuali cambiamenti che verranno apportati durante l’utilizzo del sistema operativo.

La seconda invece prevede la possibilità di cancellare tutte le personalizzazioni presenti riformattando la partizione dedicata alla persistenza. L’ultima permette di provare in Live mode la distribuzione senza memorizzare le eventuali modifiche effettuate.

Conclusioni

Dalle prime prove effettuate devo dirmi piacevolmente soddisfatto di questa release che può essere utilizzata per svariati utilizzi.

Attualmente ho provato ad installare e configurare un centralino Asterisk seguendo la guida che ho pubblicato per Debian qualche giorno fa, un sistema LAMP completo per gestione di un server web ed il famoso Media Center KODI.

Sicuramente questa distribuzione farà un discreto successo. In questo caso il team si è riproposto di svilupparla in modo più accurato aggiungendo la possibilità di installarla su disco fisso.

Da parte nostra daremo risalto ad eventuali novità e pubblicheremo trucchi e suggerimenti.

Voi avete già provato Raspbian Pixel? Vi piacerebbe invece utilizzarlo direttamente con hardware originale? È disponibile su Amazon in diverse varianti… clikka qui per maggiori informazioni.

Consiglio finale

Il consiglio finale, aggiunto qualche giorno dopo aver editato l’articolo, tiene conto del test sulla distro che si è prorogato per giorni e giorni.

Se volete solo dare un occhio alla distribuzione potete farlo tranquillamente tramite VirtualBox (o altro virtualizzatore) utilizzando semplicemente la versione Live senza persistenza.

Se poi dovesse proprio piacervi tanto, come sta accadendo a me, vi consiglio di installarla su una chiavetta USB abbastanza capiente e, a breve, pubblicherò un work-around per utilizzare la persistenza su VirtualBox o addirittura sul disco fisso di un PC!!!

Tra qualche giorno troverete i primi tutorial!

Come sempre sono graditi i vostri commenti…

Il team di Oculus.it augura a tutti un Buon Anno!