Debian 9 KDE Plasma

Oggi vi voglio parlare del perché ho scelto di cambiare sistema operativo e, soprattutto, perché ho scelto Debian 9 KDE Plasma.

Il sistema operativo di un PC, la sua anima senza il quale niente potrebbe funzionare, è una cosa che va scelta con attenzione, soprattutto quando non si utilizza o non si vuole utilizzare Windows.

My Linux Story

My Linux StoryVi racconto in breve come si è svolta la mia migrazione a linux nel lontano 1991.

Da sempre sono stato un utente Microsoft, prima con MS-DOS (c’erano ancora i floppy da 5″ 1/4 e niente hardisc) e dopo con le varie versioni Windows dalla release 2 fino alla NT!!

La sua innata instabilità mi ha portato a curiosare l’ambiente Linux e, con la distribuzione Slackware trovata in un negozio di software specializzato, è iniziata la mia avventura.

Le prime difficoltà mi hanno portato ad abbandonare l’idea di utilizzare Linux come sistema operativo principale e a restare al mondo Microsoft finché, con Windows ME, mi sono deciso a dare una nuova possibilità al pinguino.

Sempre nel solito negozio, diventato ormai una grande catena italiana in franchising, trovo SuSE Linux 6.3 alla modica cifra di L. 90.000. Nel prezzo, oltre ad un cospicuo set di CD-Rom (all’epoca le connessioni internet erano troppo lente per poter scaricare distribuzioni linux e software con facilità), due bei manuali in italiano e qualche adesivo!!

Da allora non mi sono più staccato dal mondo open source. Ero visto come un pazzo controcorrente, ed in effetti forse lo ero, ma ho creduto molto in questo settore e me ne sono fregato delle critiche degli utenti standard. Inoltre la legalità dell’utilizzo di tanto software professionale mi ha sempre attirato.

Mentre tutti prendevano i più svariati tipi di virus, da I Love You! (che cancellava ogni file video ed audio dal PC) ad altri meno pericolosi, i miei PC viaggiavano veloci e tranquilli nella rete!

Quando poi ho iniziato a riscontrare alcuni problemi di incompatibilità hardware con SuSE ed openSuSE, solo a livello di alcune periferiche per usi specifici (schede audio semi-professionali) ho preso la difficile decisione di passare ad Ubuntu.

Perché ho deciso di abbandonare Ubuntu

Da qualche tempo non ero più molto soddisfatto delle performance del sistema operativo di Canonical, non mi piacevano le decisioni del team di sviluppo e, soprattutto, il fatto che dietro ci fosse una grande azienda, e non una community di utenti e di appassionati, non mi piaceva affatto.

Tante promesse: nuovo Unity 8 mai approdato ufficialmente, server grafico MIR mai visto funzionare, Ubuntu Phone apparentemente lasciati indietro per star dietro ad altri progetti… insomma se ci aggiungiamo anche una lieve instabilità dell’ambiente grafico Unity sotto stress, capirete che era  il momento di fare altri cambiamenti.

Distribuzioni a confronto

Come avrete notato qui su oculus.it, e sui social ad esso collegati, da un po’ di tempo ho iniziato a fare una serie di prove scegliendo le distribuzioni Linux più supportate.

Ho riprovato openSuSE, Fedora, Mint, CentOS. Ognuna ha i suoi pregi ed i suoi difetti. Nessuna di queste, però, mi ha convinto al 100%.

La scelta finale è andata sula stabile Debian Jessie… ma c’era ancora qualcosa che non mi tornava: quale ambiente grafico scegliere?

Gnome, KDE, Cinnamon, Mate… quale scegliere?

Ormai convinto che Unity  7 non faceva più al caso mio, il passo successivo è stato scegliere il desktop environment più adatto alle mie esigenze.

Il bello di Linux è proprio poter scegliere e configurare il sistema nel modo più adatto alle nostre aspettative.

Ho provato il leggerissimo Budgie, troppo minimale ma adattissimo ad eventuali usi su PC molto datati, Cinnamon, sempre molto interessante ma non adatto a me.

Tra i tanti ho provato naturalmente Gnome Desktop che inizialmente mi ha entusiasmato. Avevo timore di provare KDE, l’ambiente che utilizzavo su SuSE ed openSuSE e che mi aveva un po’ deluso dopo un upgrade dalla versione 3 (se non erro) alla 4.

Ho quindi provato a scaricare la distribuzione KDE NEON e mi sono subito ricreduto.

L’interfaccia grafica è totalmente personalizzabile ed è più vicina a ciò che cercavo io: belli i menu di Unity e di Gnome ma troppo simili ad un utilizzo sul touch screen di un tablet che ad un uso PC.

KDE Plasma è molto attraente, ti permette di muoverti in fluidità tra le finestre con effetti grafici e trasparenze che fanno invidia ad un Apple OS X.

Naturalmente è richiesto un PC aggiornato ma non troppo. Attualmente lo sto utilizzando su un Intel(R) Core(TM)2 Quad CPU    Q6600  @ 2.40GHz con 3Gb di Ram ed una scheda video GeForce 8400 GS Rev. 2 (con soli 256Mb di memoria video).

Indicativamente questa CPU ha circa 11 anni, molti per un dispositivo elettronico.

Ho provato a farlo funzionare anche su un Netbook Atom N450 con 2Gb di Ram ma è praticamente impossibile.

Purtroppo Debian 8 Jessie, per mantenere la sua proverbiale stablità, non consente l’installazione di KDE Plasma 5.9.

Ho così deciso di testare, per diversi giorni, Debian 9 Stretch ed ho potuto constatare che è comunque una distribuzione stabile e che posso utilizzare KDE Plasma 5.8.

Quindi posso finalmente dire di aver trovato il perfetto equilibrio tra distribuzione ed ambiente grafico in Debian 9 KDE Plasma.

Cosa ho cercato in Debian 9 KDE Plasma

L’utilizzo che faccio normalmente dei miei PC Linux è molto vario e cerco, prima di tutto, una stabilità che mi consenta di non perdere tempo, ore di lavoro ed un ambiente piacevole da utilizzare.

Non sono un amante degli effetti speciali che i sistemi operativi moderni ci hanno abituato a vedere.

I software che utilizzo normalmente sono la suite Libre Office per le normali attività di editing testo e foglio elettronico, GimpInkscapeScribusKrita per la grafica e l’impaginazione, KDEnlive per il montaggio video, Synfig Studio per la creazione di semplici  animazioni 2D ed i vari server LAMP, FTP ed altre varie cose.

La cosa che più mi ha dato fastidio di Ubuntu, negli ultimi tempi, era la facilità con la quale si “piantava” in situazioni di particolare stress che poi sfociava in un mio stress personale.

Mi capita spesso di lavorare con immagini di grandi dimensioni in Gimp o con progetti Inkscape particolarmente pesanti. Non parliamo del video editing che, pur essendo limitato a brevi filmati amatoriali da tagliare ed incollare, occupano comunque una buona dose di memoria e di risorse.

Le distribuzioni che mi hanno dato maggior sicurezza sotto questo aspetto sono state openSuSE e Debian. La tedesca del camaleonte, però, mi ha sempre dato problemi per quanto riguarda la parte multimediale.

La scelta è quindi ricaduta conseguentemente su Debian.

In questo breve video potrete vedere alcune delle caratteristiche di Plasma 5.8 (la versione disponibile in Debian 9 al momento in cui scrivo).

Ubuntu… quindi lo sconsiglio?

Ubuntu è un ottimo sistema operativo. È adattissimo ai neofiti e agli utenti che non hanno particolari necessità o che hanno hardware aggiornatissimo e potente.

Continuo a consigliarlo a tutti gli amici che mi chiedono come poter passare a linux.

Ubuntu ha un pregio che è dato dalle varianti disponibili. Sono stato in effetti indeciso per parecchi giorni sul fatto di provare KUbuntu, la versione KDE di Ubuntu, ed è stato oggetto di test.

Debian è stata la mamma di Ubuntu, ovvero, Ubuntu è una derivata di Debian e ne conserva, ancora oggi, i pacchetti di installazione del software in formato .deb.

Quando nell’ambiente informatico si sente parlare di Linux e di stabilità, però, Debian ha sempre l’ultima parola.

Ad ognuno la sua specifica distribuzione. Io ho scelto… e voi che distribuzione Linux e quale ambiente grafico utilizzate?  Scrivetelo nei commenti qui sul sito o sui social.

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