FreeOffice LogosHo avuto la notizia di questa nuova suite per la produttività in ufficio pochi giorni fa per puro caso e mi sono incuriosito subito del prodotto FreeOffice.

Si tratta quindi di una serie di applicazioni, tre nel caso specifico, da poter utilizzare gratuitamente in casa o in ufficio senza limitazioni.

Decido quindi di installare subito questo nuovo prodotto sul mio linux Ubuntu 16.04 per iniziare a testarne le varie possibilità e verificare con mano il suo funzionamento.

Per prima cosa è necessario andare sul sito ufficiale del progetto per scoprire che è disponibile per Linux, Android e Windows. A quanto pare MAC OS X e Apple iOS non sono ancora supportati (e forse non lo saranno mai?? -ndr-).

FreeOffice si presenta subito, anche nella homepage in italiano, come l’alternativa gratuita a Microsoft Office. Addirittura, sempre sul sito, si legge che “SoftMaker FreeOffice 2016 è un pacchetto gratuito per l’uso domestico e professionale. Dopo aver iniziato a usarlo, ci si renderà subito conto che è la migliore alternativa gratuita a Microsoft Office“.

Sicuramente già il fatto che sia gratuito è un buon punto a suo favore!! Ma vediamo di preciso come funziona l’installazione su Ubuntu 16.04.

Clikkando sulla voce di menu “Scarica” troviamo la prima sorpresa: il download per Linux e Windows è gratuito ma in cambio bisogna dare il nostro nome, la nostra nazione di residenza ed il nostro indirizzo e-mail. Per la versione Android si viene reindirizzati sul sito PlayStore di Google.

Torniamo però al nostro download per Ubuntu: una volta riempiti tutti i campi richiesti verrà aperta una finestra con i link per il download (in versione DEB per Ubuntu o RPM per altri tipi di sistemi) e, in una e-mail, arriverà anche un numero di serie per l’attivazione della licenza gratuita.

L’installazione del file DEB è semplice: basterà un doppio click per aprire il Software Center e confermare la volontà di installare il software. Automaticamente verranno salvate sul desktop tre icone (vedi immagine in alto) relative ai tre prodotti:

  • TextMaker: praticamente l’editor di testi paragonabile a Libre Office Writer o a Microsoft Word;
  • PlanMaker: ovvero il foglio di calcolo paragonabile a Libre Office Calc o a Microsoft Excell;
  • Presentations: che non è altro che la versione che softmaker ha realizzato per sostituire Libre Office Impress o Microsoft PowerPoint.

Al primo avvio di una di queste applicazioni sarà necessario essere collegati ad internet per convalidare il numero di serie che ci è stato comunicato tramite e-mail e dovremo compilare una serie di dati personali che saranno utilizzati dalla suite per personalizzare i documenti che creeremo.

Facciamo giusto qualche test per verificarne il funzionamento

FreeOffice TextMaker Curriculum Per capire se un software fa al caso nostro oppure no va per forza testato. Ho pensato quindi a dove poter cercare un documento scritto con Microsoft Word da poter importare e modificare con TextMaker di FreeOffice.

Mi sono immedesimato così in un giovane neo laureato o neo diplomato alle prese con il proprio Curriculum Vitæ ed ho scaricato dal sito Europass il modello in formato DOC.

Il risultato è stato subito un po’ deludende: i primi caratteri dei dati personali vengono nascosti dalle iconcine azzurre (clikkare sull’immagine per ingrandirla). Non migliore è il risultato di Libre Office che, invece, fa un bel pastrocchio subito sotto.

Questo non significa che il prodotto non sia compatibile con Microsoft Word, in fondo non si sa se il file che ho scaricato è stato prodotto con un programma Microsoft o se esportato malamente da altri programmi alternativi.

Aprendo un vecchio documento di MS Word con FreeOffice, contenente il testo della licenza GPL 2, tutto è andato a meraviglia. Sicuramente più sono complessi i documenti e più complicato è mantenerne la compatibilità.

Tra i test che ho effettuato ho provato anche ad aprire un file PPTX di una presentazione di una tesi di laurea. Ho trovato qualche problema relativo ai fonts. Anche in questo caso, in modo un po’ diverso, ho avuto problemi anche con Libre Office. Mentre nel caso di FreeOffice alcune scritte vengono “troncate” quando trasformate in grassetto, nel caso di Libre Office le scritte non vengono tagliate ma non diventano nemmeno in grassetto. Probabilmente qui siamo di fronte anche ad un problema relativo al sistema operativo utilizzato per la scrittura dei testi e delle presentazioni.

Decisamente migliore l’esperienza fatta con PlanMaker che ha letto correttamente un mio foglio elettronico abbastanza complesso (grafici compresi).

Conclusioni

Non è facile arrivare a conclusioni in modo così affrettato e con pochi test all’attivo. Naturalmente da parte sua c’è la parte positiva che i documenti che realizziamo possono essere editati anche su smartphone e tablet Android. Nel caso questo “plus” non fosse necessario forse opterei per altre soluzioni.

Mi riprometto comunque di continuare a testarlo con altri documenti scritti con prodotti Microsoft, capita spesso per lavoro di ricevere comunicati in formato Word o presentazioni in PowerPoint.

Sarei curioso di ricevere commenti da utenti che lo utilizzano al posto di Microsoft Office per svago o per lavoro, lo spazio qui sotto è a disposizione di tutti come i commenti su Facebook, Twitter o Google+.

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